domenica 6 luglio 2014

Nessuno vi dirà che fare il tirocinio su una piccola isola sperduta nel mare sarà un'impresa pari a quella di Hercules che tenta di ostacolare la rimpatriata dei Titani e di sopperire la rissa tra fratelli per Ade e Zeus.
No, nessuno si prenderà la briga di delucidare questo piccolo dettaglio: tu non sei nessuno, nella catena alimentare non rappresenti neppure un granello di particella che va a comporre il ferro dell'anello. 
Ma, fino a prova contraria, volendo affidarci alla potenza della scienza, sei un essere umano, respiri e hai bisogno di dormire, mangiare e bere per sopravvivere. Quello che non si dice è che per nutrire la mente c'è bisogno di un ambiente che non sia ostile e di abbeverarsi della tranquillità. Ecco, questo è quello che voi state uccidendo.
State cercando di farvi come nemica la mia tattica di sopravvivenza e se c'è una cosa che non vi farò fare sarà questo: se io vado giù, voi venite giù con me.
Regola n° 3#: assicuratevi di mettere le carte in tavola, SEMPRE e con CHIUNQUE.

giovedì 2 gennaio 2014

Regola n° 2#; le vacanze di Natale non sono fatte per lo studio.

Ogni studente che si rispetti, durante l'anno scolastico, è convinto che le vacanze di Natale svolgeranno un miracolo: c'è chi crede che il tempo resti fermo fin quando non sarà la propria volontà a sbloccarlo, c'è chi crede che il giorno dopo sia sempre il migliore per aprire un libro, c'è chi crede che il calendario sia fatto tutto di giorni rossi fino al 7 Gennaio. E c'è chi, come me, convinto di avere l'illuminazione divina, aspetta che che questa arrivi. 
Inutile dire che sono ancora al 2 Gennaio senza aver aperto un libro. 
Inutile dire che il fantomatico miracolo di Natale ha deciso di saltare la mia casa per dirigersi verso zone più macabre, anche se chiunque si renderebbe conto di quanto tragica questa situazione sia. 
L'università è un campo di battaglia dopo le vacanze di Natale: la corsa tra le righe del libro, calcolare quante pagine mancano al traguardo, rendersi conto dei nemici che tentano di superarti in ogni angolo, la mente affollata di idee che non hanno alcuna voglia di riordinarsi da sole. 
Purtroppo la vita di uno studente universitario è costretta a fare i conti con la mancanza di volontà. 
Chi nelle vacanze natalizie ha la pazienza e la costanza di sedersi alla scrivania e sottolineare fino a che non vengano i crampi alla mano? Chi è mai dotato di cotanto entusiasmo da dimenticare i dolci nella cesta, gli struffoli sulla credenza e la coca-cola in frigo per intontirsi di caffeina e cimentarsi in un viaggio senza fine tra le righe degli antichi romani?
Ebbene, io no.
C'è da dire che ho messo il mio cervello alla prova quest'anno, perché ho studiato ininterrottamente per conseguire un esame proprio prima che arrivassero le vacanze natalizie. Quindi, a mia discolpa, si può dire che quello che non ho fatto in queste vacanze, sia totalmente giustificato. 
Regola n°2 dell'universitario fuori sede: ricordarsi di non avere a disposizione la cabina di Doctor Who per modificare il corso della storia, soprattutto quella romana, e di gestire il proprio tempo con un grosso calendario dalle enormi X rosse. Il tempo non è fermo, la lancetta scorre!

giovedì 4 luglio 2013

Regola n° 1#: Ricorda sempre di comprare uno spray insetticida.

Questa sera non dimenticherò mai la violenza che ho subito. Ho difficoltà ad approcciarmi con qualsiasi creatura che sia munita di ali, figurarsi quelle che si riproducono e permettono alle loro prole di invadermi la stanza. Posso tollerare le mosche che mi ronzano attorno le orecchie. Posso tollerare qualche ape che di tanto in tanto stravolge il mio imperfetto equilibrio mentale. Ma non posso sopportare un'invasione aliena. D'accordo, non parliamo né di navicelle né di tre occhi e cinque orecchie. Purtroppo, parliamo d'insetti. Schifosissimi e orripilanti moscerini alati che non hanno alcuno scopo nella vita, se non quello di scavare un buco nel legno e rovinarti la serata mentre affondi la tua depressione in una serie TV di quart'ordine. Cavolo, volevo sapere com'era finita la faccenda tra Jenna e Matty in "Awkward", ma, dopo l'accaduto, ho deciso di rimandare a tempi più floridi. 
Se non si era capito prima, i moscerini sono stati il cacio sui maccheroni, il movimento estremo della mia serata. Nessun maschione allettante a martoriarmi il citofono, nessuno stereo sotto il balcone con "My heart will go on" a palla e nessun cioccolatino sotto il cuscino. Forse dei tre, ho sentito più la necessità di quest'ultimo, ma soltanto perché erano gli altri due a mancare all'appello.
Ed è così triste dover ammettere che senza l'adrenalina (sconforto, orrore, depressione) dei moscerini, a quest'ora sarei già sotto le coperte a rigirarmi mentre dormo da ben due ore. Ok, forse una. 
Credetemi, addormentarmi in questo momento potrebbe soltanto scatenare un film horror pari a Saw l'enigmista, ma a patire sarebbero i moscerini. Oppure no, di solito non sono io a comandare nei sogni. Ma di certo mi piacerebbe.
Regola dell'universitario fuori sede n° 1#: ricorda sempre di comprare uno spray insetticida, perché prima o poi, in tre anni di laurea, ti servirà per sterminare un'intera stirpe. E ricorda, non è omicidio: è la legge del più forte.